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Il cammino della mia vita (Reminiscenze) - Makizo NAKAGAWA


 

01.Cresciuto in una fattoria di allevamento

02.La famiglia della musica

03.Entusiasta di suonare il violino

04.Il servizio militare

05.L’impiegato di una ditta

06.Il soggiorno a Berlino come studente

07.Dal violino al canto

08.Hanafuda

09.Il Bel Canto

10.Hollywood

11.E’ veramente il tenore d’oggi

12.“Il sogno d’amore” proibito

13.La squadra in difesa della frontiera

14.Fantasia Ieraishan (profumo di sera)

15.La Corte Marziale

16.Rappresentazioni di opere liriche

17.Il periodo d’oro cinematografico

18.Le perle dell ’opera lirica

19.La giuria

20.Vivere solo per la musica

 

Nr. 4 Il servizio militare

Anno 1924 (Taishou 13) : in quel periodo era molto difficile organizzare un’orchestra filarmonica presso l’università Doushisha.Non c’erano strumenti particolari come timpani, ottoni e strumenti a fiato come i legni, perciò li andammo a chiedere in prestito alla signora del negozio Jujiya perché non avevamo altra soluzione.La signora gestiva da sola il negozio ed aveva molta influenza presso l’associazione della musica di Kyoto dove si riuniva la gente del mondo economico e gli intellettuali locali.Per formare la nuova orchestra erano indispensabili vari strumenti e noi, in gruppo di circa dieci studenti, andammo a chiederli alla signora e con molta fatica riuscimmo a ottenerli.

In quell’epoca a Kyoto i fonografi manuali Victor, che si chiamavano “Credenza”, si trovavano solo nel tempio Higashihonganji, nella sala degli ospiti del pittore di quadri giapponesi Seihou Takeuchi e a casa mia.Noi avevamo anche un pianoforte a coda di Steinway, l’unico in Kyoto.Questi strumenti erano stati comprati tramite Jujiyail che significa che la mia famiglia era per lei un cliente importante, e la signora si era quindi sentita in dovere di dare ascolto alla nostra ardita richiesta.Gli strumenti, che erano stati raccolti con molta fatica dalla signora, in molti casi erano gli stessi strumenti che erano stati portati al banco dei pegni dagli studenti che li avevano adoperati.Quando iniziammo le prove, scoprimmo che alcuni strumenti si trovavano al banco dei pegni, e corremmo subito a recuperarli portando la polizza di pegno.Per ritirare gli strumenti dal banco ci volevano soldi e inoltre dovevamo pagare il debito a Jujiya.Non avendo i soldi, pregai mia madre di pagare, ricevendo così le critiche di mio padre.

Quando noi, come membri dell’orchestra, fummo al completo, iniziammo le prove e chiedemmo al maestro Toukichi Setoguchi, che aveva composto la ‘Marcia della nave da guerra’, di dirigere la nostra orchestra, quindi invitammo anche il maestro Hofman, il pianista di Dresden, come direttore temporaneo.Il direttore permanente della nostra orchestra era il maestro Akio Sugawara, che era il mio insegnante personale di armonia.Dopo aver fatto prove per un anno, riuscimmo a dare un concerto presso il teatro comunale Nakanoshima di Osaka che era il teatro più importante di Kansai in quel periodo.

Io desideravo tanto dedicarmi alla carriera di violinista, però mio padre, che mi aveva lasciato fare tutto quello che avevo voluto, non fu d’accordo in questa occasione.Diceva : “L’uomo normale non si dedica mai alla musica.Devi fare un lavoro serio !”Per mio padre, che continuava ad esercitare professioni onorarie, come il presidente del consiglio comunale del villaggio nonché il capovillaggio, la musica non faceva parte del lavoro serio.Lui mi disse, “Vai subito a fare il servizio militare.Sicuramente cambierai il modo di vedere la tua vita.Dopo ritornerai all’università senza problemi.”

Seguii il consiglio di mio padre. Già mi ero qualificato con ottimi punti alla visita medica del servizio militare ma mi avevano rimandato il servizio perché studiavo all’università.Domandai all’università l’interruzione dei miei studi ed a dicembre di quello stesso anno, entrai nel ventesimo reggimento di Fukuchiyama.

In genere il servizio durava un anno , ma almeno un terzo dei militari rimaneva nell’esercito per altri quattro mesi per migliorare la preparazione, così feci anch’io.La vita militare, in un anno e 4 mesi, era fatta di duro allenamento, dal mattino alla sera, e naturalmente non c’era nessuna relazione con la musica.

Li, comunque, imparai diverse cose come la tecnica della misurazione, il lavoro di cucito, la riparazione delle scarpe ecc.

Intanto, durante la mia assenza, l’orchestra filarmonica di Doushisha rimase senza strumenti e rimase anche il debito a Jujiya da pagare; mi dispiace molto di aver disturbato la signora.

 

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